Cambio IBAN sul portale del GSE

Sempre più spesso capita che, dopo aver realizzato e completato la pratica di incentivazione fotovoltaico, la nostra banca cambia IBAN o, meglio ancora, si decide di cambiare banca.

In questi casi è necessario comunicare al GSE i nostri nuovi codici bancari attraverso le apposite sezioni previste nel loro portale.

La procedura è abbastanza semplice:

  1. Accedere con le proprie credenziali di accesso a sito https://applicazioni.gse.it
  2. Cliccare sul proprio Cognome
  3. Cliccare su SSP o FTV-SR (la comunicazione fa fatta su entrambe sezioni)
  4. Ricercare la propria convenzione e cliccare sulla voce “variazioni dati bancari”
  5. Dopo aver inserito i nuovi dati bancari è possibile stampare un documento pre-compilato che va firmato e ricaricato nella stessa sezione completo di documento di riconoscimento.
  6. Dopo questa procedura il GSE effettuerà le verifiche del caso e comunicherà l’accettazione della variazione

Stay tuned !

Max

Perchè pagare la bolletta quando la posso tagliare con il fotovoltaico?

Realizzare un impianto fotovoltaico è oggi ancora più conveniente di quando c’erano gli incentivi in Conto Energia, grazie alla consistente riduzione del costo dei materiali, e ai meccanismi della detrazione fiscale, dello scambio sul posto e dell’autoconsumo.

Per valutarne la convenienza occorre anzitutto raccogliere le bollette di un anno per conoscere i consumi e i costi associati, e stimare la produzione dell’impianto su un periodo di vita utile, che viene convenzionalemente considerato di 25 anni.

Per una valutazione ancora più precisa, si può paragonare la convenienza dell’investimento fotovoltaico con quella che si otterrebbe nel investendo in un titolo a un tasso fisso come il BTP. I calcolati TIR (Tasso Interno di Ritorno) e VAN (Valore Attuale Netto) mostrano chiaramente che investire nel fotovoltaico e molto più conveniente che investire in strumenti finanziari dotati di un simile, bassissimo livello di rischio.

Inoltre, anche a parità di costo e caratteristiche dell’impianto, appare evidente che è più conveniente fare l’impianto oggi che non con il V conto energia.

Non c’è quindi reale motivo di rinunciare alla realizzazione di un impianto fotovoltaico perchè non ci sono più gli incentivi!

Questa è una falsa voce che gira ma che molto facile smentire con i fatti o meglio ancora con un piccolo foglio di calcolo!

Commenta e richiedici una simulazione!

 

Qual’è la miglior soluzione per la pulizia dei moduli fotovoltaici?

Tutti gli impianti fotovoltaici necessitano di interventi di pulizia e manutenzione con cadenza annuale o straordinaria. In alcuni siti lo sporco depositato nei moduli fotovoltaici ha rilevato perdite fino al 10% produzione stimata.

In ogni caso, ogni opera di pulizia o manutenzione è atta a garantire un ottimale assorbimento dell’irraggiamento solare, eliminando la polvere, la fuliggine, lo smog, i residui di foglie o piante trasportate dal vento. Ogni intervento deve essere eseguito da aziende specializzate nel settore, anche se non si esclude la possibilità che alcuni interventi di pulizia possano essere eseguiti dall’utente stesso nel caso in cui i moduli fotovoltaici siano collocati in una parte della casa accessibile e si possa lavorare in totale sicurezza.

La miglior soluzione è quella ottenuta con il sistema ad osmosi che permette di ottenere acqua pura da qualsiasi fonte idrica e permette una pulizia perfetta senza l’uso di prodotti chimici che potrebbero daneggiare i moduli stessi, come anche i condotti di scarico dell’acqua. Il metodo utilizzato da Maxenergy è l’High Pure, visionabile in questo video:

Fotovoltaico e Perovskite, sostituirà il silicio?

Il perovskite, un materiale in intensa fase di sviluppo come alternativa al silicio per le celle solari, ha già raggiunto un’efficienza fotovoltaica del 17% e sta velocemente raggiungendo l’efficienza del silicio commerciale che si aggira al 20%.

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Ora, i ricercatori del team del Professor Sir Richard Friend dell’Università di Cavendish a Cambridge, Inghilterra, in collaborazione con l’Università di Snaith del gruppo Oxford sono riusciti a dimostrare che le cellule di perovskite possono essere trasformati in cellule che emettono raggi laser riuscendo a convertire la luce visibile a luce laser (nel vicino infrarosso) con un’efficienza del 70%!

Questi risultati sollevano ovviamente delle serie aspettative anche per elevate efficienze delle celle solari a perovskite – dice il team di Oxford e Cambridge – specie se si pensa che tali moduli a perovskite sono in procinto di sorpassare, in termini di efficienza, le celle solari al silicio commerciali dopo appena due anni di sviluppo.

Lo sapevate che il fotovoltaico va accatastato?

Non tutti sanno che l’impianto fotovoltaico sul tetto di casa, se ha una potenza superiore a 3 kiloWatt, potrebbe far aumentare la rendita catastale, e quindi l’Imu, la Tasi e le altre imposte che hanno come base il valore catastale (ad esempio, il registro in caso di compravendita). Installati per abbattere i costi in bolletta e per incassare gli incentivi pubblici sull’energia prodotta – secondo la tesi del Fisco – i moduli fotovoltaici vanno considerati come una “appendice” dell’abitazione che aumenta il suo valore. A chiarirlo è una circolare dell’agenzia delle Entrate (n. 36/E del 19 dicembre 2013) che ha esentato dall’obbligo gli impianti “minori” e definito nel dettaglio le circostanze in cui i pannelli vanno registrati al Catasto.
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La questione indica benissimo che lo Stato va contro una politica ambientale che miri all’uso dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Da una parte lo Stato crea incentivi economici affinché le famiglie installino gli impianti sulle proprie abitazioni, ma poi aumenta le tasse sull’immobile, disincentivando di fatto la crescente tendenza a dotarsi di pannelli, senza considerare che mentre gli edifici sono beni durevoli, gli impianti hanno una durata limitata, quindi, incrementano di valore l’edifico in modo temporaneo”.

 

Pulizia moduli fotovoltaici

Ci sono molti impianti fotovoltaici realizzati ormai da alcuni anni e visibilmente sporchi! Non è ancora nell’interesse di molti la pulizia dei moduli fotovoltaici, perchè molti non sanno che si può perdere fino al 10% della produzione.

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Una vera pulizia si può ottenere solo con specifiche macchine, che attraverso un filtraggio ad osmosi inversa permettono di rendere l’acqua pura ed effettuare la pulizia dell’impianto con risultati eccellenti.

L’acqua demineralizzata attraverso la sua instabilità strappa la parte organica presente sul pannello fotovoltaico portando con sè lo sporco e le polveri ad essa legate.

La pulizia con queste macchine sfrutta esclusivamente l’acqua pura abbinata all’azione di strofinamento con una specifica spazzola a circolazione d’acqua ed quindi completamente ecologica.

Il risultato è un pannello perfettamente pulito senza uso di detergenti.

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